Una visione condivisa
10 marzo 2021 Terza tappa_Aree interne, camminare insieme. Una visione condivisa Stefania Di Cicilia Sindaco di Villamaina (Av) e Presidente Unione dei Comini “Terre dell’Ufita” Nel sistema di progettazione e realizzazione dell’Alta capacità/velocità Napoli-Bari, l’Unione dei Comuni è pienamente attivo. La nostra, “Terre dell’Ufita”, nasce nel 2011 per la volontà delle amministrazioni comunali desiderose di mettersi insieme e far rete, per la consapevolezza che i nostri territori erano avviati a un destino di isolamento e spopolamento. Non c’erano obblighi legali a mettersi insieme, anche perché vi erano comuni come Grottaminarda con un numero di abitanti tale da non richiedere di associare le funzioni, quindi c’è stata la volontà politica perché si dovevano determinare e governare alcuni processi, in qualche modo, subiti. Avevamo la consapevolezza che i comuni singolarmente non erano in grado di attuare da soli le esigenze dei nostri territori. L’Unione nasce per rendere più efficienti i servizi ai cittadini in prospettiva della realizzazione di importanti infrastrutture come è la stazione Hirpinia. Nel 2018 abbiamo stipulato un protocollo d’intesa con la Regione Campania e Invitalia con le finalità di rendere il territorio pronto alla realizzazione di un’infrastruttura tanto importante come la stazione di Alta capacità, nella consapevolezza che può e deve essere un’opportunità importante di sviluppo non solo infrastrutturale e partecipare da protagonisti alla realizzazione di tutte le interconnessioni necessarie all’opera. Infatti il protocollo prevede anche la realizzazione della piattaforma logistica connessa alla stazione, che consenta di riutilizzare le tante aree industriali sorte in seguito al sisma del 1980 e mai sfruttate appieno e nell’ottica della ZES (zona economica speciale) della Valle Ufita, tra quelle riconosciute dalla Regione Campania. Il raggio di azione In questa prospettiva, negli ultimi mesi abbiamo chiesto di poter allargare il protocollo d’intesa ad altri comuni, come ad esempio Ariano Irpino dove ricadranno quasi tutti gli interventi. Lo scopo è farci trovare pronti per infrastrutture che non riguardano in maniera esclusiva alla realizzazione della stazione, ma anche infrastrutture collaterali che consentano di giungere in maniera veloce e collegare le aree limitrofe alla stazione. La nostra preoccupazione principale è quella rivivere l’esperienza di Afragola, dove la stazione Alta velocità è stata realizzata ma all’atto dell’inaugurazione intorno non aveva piena organizzazione riducendone la fruizione in modo sostanziale. Attraverso questi incontro vogliamo, non solo preparare il territorio, ma accedere in modo pieno all’opportunità di uno sviluppo concreto, non esclusivamente rivolto all’industria, ma esteso all’intera comunità. Le aree interne, con queste nuove occasioni, possono vivere un cambio di rotta, per fruire con lentezza delle risorse delle aree stesse. Portando infrastrutture materiali e immateriali si riuscirà a invertire quello che appare un destino inevitabile. Negli ultimi tempi abbiamo realizzato una serie di incontri con gli attori del territorio (imprenditori, associazioni…) per promuovere una mentalità di rinnovamento con la speranza e ottimismo giusti per farci trovare pronti. Le iniziative realizzate riguardano anche nuove forme di finanziamento con due azioni diverse. Nel novembre 2019 “Terre dell’Ufita”, sviluppo e opportunità dell’impresa” al fine di favorire l’avvicinamento delle imprese a nuove forme di finanziamento e sviluppo. Come enti, l’impegno dev’essere quello di rendere efficienti i servizi attraverso l’associazione, renderli più facilmente fruibili, moderni in modo tale che un cittadino che decida di vivere in questi territori abbia la possibilità di usufruire di tutte le opportunità abbinata alla qualità della vita con l’efficienza di una città. L’occasione va colta, i territori ne hanno consapevolezza tanto che, come detto dagli altri relatori, alcune decisioni importanti vengono prese all’unanimità. La doppia...velocità Se non realizzeremo appieno la piattaforma logistica collegata alla stazione di alta capacità Hirpinia, perderemmo un’occasione per il nostro territorio. È una decisione strategica, perché se non c’è lavoro, se non ci sono investimenti concreti il treno non avrà motivo per fermarsi. Tutta la narrazione del collegamento veloce unito ai collegamenti lenti, come l’Avellino-Rocchetta Sant’Antonio sarebbe persa se non capissimo che gli investimenti vanno attratti in maniera seria e duratura nel tempo. È chiaro che i fondi di compensazione vanno investiti sull’opportunità di realizzare una piattaforma logistica di servizio alla ZES della Valle dell’Ufita già riconosciuta dalla Regione. Siamo disposti a una nuova cementificazione solo se corrisponderà a un intervento serio, impegnativo e duraturo per il futuro dei nostri giovani. Come comuni, siamo disponibili a mettere in campo tutte le azioni necessarie, coinvolgendo gli imprenditori locali, le associazioni, affinché prendano coscienza dell’opportunità, il treno va preso assolutamente, ma dovrà fermarsi e radicarsi sul nostro territorio. È vero che il pubblico non deve fare la logistica, ma gli entri locali, comuni in primis, hanno il dovere di cercare di sfruttare quest’occasione non per ottenere un prodotto inutilizzato. I nostri imprenditori chiedono la realizzazione di una piattaforma logistica in Valle Ufita, anche per attrarre investimenti favorendo un’industrializzazione seria, finora irrealizzata. Il post-sisma è stata un’occasione non sfruttata, tante infrastrutture e insediamenti non sono stati utilizzati in assenza di un ragionamento duraturo nel tempo. Non vogliamo più sprechi. Siamo in fase di ultimazione per l’aspetto della velocità telematica delle nostre zone. Open fiber sta lavorando per ultimare la realizzazione della rete e del trasposto della fibra per essere connessi digitalmente; tra qualche mese arriveremo al 60% della popolazione. |