COOPERAZIONE,
MERCATO E SVILUPPO Cantiere coordinato da Maria Fanzo ed Ettore Rossi Il gruppo di studenti che ha partecipato al Cantiere ha avuto una composizione molto interessante per varietà di indirizzi di studio frequentati – umanistico – economico e tecnico-informatico – e per l’equilibrata composizione di generi. Nell’introduzione iniziale si è posto in evidenza il valore della cooperazione non solo come forma d’impresa ma come principio del mettere insieme le persone con le loro competenze e progettualità per raggiungere un obiettivo comune. Animati da questo spirito si può diventare attori del mercato e favorire anche processi di sviluppo, come del resto è emerso anche nelle testimonianze della prima sessione del Forum. Gli studenti hanno, in una prima fase, individuato e analizzato i problemi che toccano le aree interne nelle quali vivono, mostrando un atteggiamento di speranza nel poterli almeno in parte risolvere. È stata dichiarata da essi fiducia negli adulti che, con l’organizzazione del Forum, hanno mostrato interesse verso i giovani e un atteggiamento di incoraggiamento rispetto alla realizzazione delle loro aspirazioni. Nell’avviare il giro delle considerazioni sono emersi alcuni elementi condivisi. In riferimento alla cooperazione: “La cooperativa è il giusto ente per cercare lo sviluppo, in quanto non punta al lucro”. “È importante capire in profondità il concetto di cooperazione e come applicarla con le persone”. “La cooperazione ci consente di spostare l’attenzione dall’io al noi”. Rispetto al tema della possibilità di mettere su famiglia lanciato da professore Miotto: “Il desiderio di creare una famiglia è bloccato dal problema economico”. “La società deve dare la possibilità di fare figli, garantendo una stabilità di lavoro”. “Ci sono difficoltà a conciliare i figli e la famiglia con il lavoro”. Il rapporto con il lavoro è stato oggetto di diverse considerazioni: “Noi giovani ci sentiamo intimoriti rispetto al lavoro”. “Diamo al lavoro un’importanza troppo grande. Dobbiamo recuperare in un’ottica diversa il valore del lavoro”. “Non si può vivere per lavorare”. “Dobbiamo impegnarci per cambiare il pensiero rispetto all’idea di lavoro”. “Nelle scuole è importante fare orientamento in relazione alle scelte di studio e poi di lavoro”. “Poiché nei nostri territori è molto diffuso il lavoro nero, cominciamo ad imporci per cancellarlo”. “Così come è importante capire il valore del denaro, che è frutto dei sacrifici fatti con il lavoro, e imparare a gestirlo bene”. Sul tema del livello delle infrastrutture del nostro territorio e sulle possibilità di svilupparlo: “Lo sviluppo delle territorio è un elemento chiave e perciò dobbiamo essere in grado di riconoscerne le potenzialità”. “Bisogna migliorare i trasporti pubblici locali per permettere alle persone di sportarsi con meno difficoltà di oggi”. “Lo smart working ibrido può essere un’opportunità per poter restare nelle nostre realtà, pur lavorando per aziende del nord o straniere. Un aspetto interessante è di creare nei nostri luoghi spazi di coworking in cui lavorare da remoto insieme con altre persone che fanno lo stesso”. “Possiamo sfruttare le energie rinnovabili per creare lavoro”. “Abbiamo un patrimonio artistico, ambientale e culturale da valorizzare per far arrivare turisti”. “Purtroppo, però, i nostri monumenti sono tenuti male”. “Io voglio restare qui e risollevare il mio paese”. “Per realizzare progetti di sviluppo dobbiamo avere una vision e una mission: per vision intendiamo ciò che vogliamo ottenere, per mission come lo vogliamo ottenere”. Le idee-progetto Da questo ricco e intenso confronto sono state avanzate dagli studenti partecipanti al Cantiere alcune idee-progetti che potrebbero essere realizzate nell’arco dei prossimi due anni all’interno del proprio Istituto scolastico, anche in collaborazione con altre scuole: • Promuovere un corso di educazione finanziaria per imparare a gestire il denaro in maniera sostenibile. Un’attenzione particolare sarà rivolta anche a diffondere una cultura no-slot. • Organizzare incontri di orientamento alle scelte di studio in collaborazione tra studenti ed istituzioni preposte a tale compito. Tali interventi di orientamento dovrebbero coinvolgere non solo le scuole superiori ma anche i gradi inferiori per fare scelte, sin dalle prime fasi del percorso scolastico, che corrispondano il più possibile alle vocazioni e attitudini di ciascun studente per poi approdare ad un lavoro che sia soddisfacente e gratificante. • Creare un brand egizio per la città di Benevento, considerate le numerose testimonianze presenti qui da noi. Si potrà creare un contest tra scuole per la predisposizione di un logo che leghi il Sannio all’Egitto, così come un concorso per una breve storia a tema egizio. • Realizzare attività e prodotti che facciano conoscere il nostro patrimonio culturale, storico e paesaggistico al fine di incentivare il turismo scolastico, coinvolgendo e contattando scuole di altre regioni. Tali iniziative potrebbe avvalersi della piattaforma digitale “CivitasMeet” promossa da alcuni studenti dell’Istituto Lucarelli partecipanti al Cantiere. • Ideare prodotti editoriali e multimediali in collegamento con la tradizione di “stregoneria buona” che il nostro territorio evoca. |